Tra il Visto e l’Invisibile: I Movimenti Psichici dell’Inconscio e il Disegno della Nostra Anima
Viviamo immersi in una realtà tangibile: persone, luoghi, parole, ricordi. Ciò che vediamo sembra raccontare tutto. Ma dentro di noi, lontano dagli occhi e dalla mente razionale, si muove un mondo invisibile. Un mondo fatto di impulsi misteriosi, intuizioni improvvise, emozioni che non riusciamo a spiegare.
Sono i movimenti psichici dell’inconscio, quei fili sottili che ci guidano senza che ce ne accorgiamo, come correnti profonde che orientano il nostro viaggio.
Ogni scelta, ogni incontro, ogni resistenza interiore, può nascere da qualcosa che non è mai stato detto, mai vissuto pienamente, ma che esiste comunque dentro di noi.
Cosa sono i movimenti psichici?
Sono spostamenti di energia interiore. Non sempre hanno una forma, ma sempre un’intenzione: farci evolvere.
Possono essere moti d’amore che ci avvicinano o spinte a fuggire che ci proteggono. Possono manifestarsi come attrazioni, fobie, sogni, malesseri inspiegabili, relazioni che si ripetono come cicli eterni.
C’è una parte di noi che agisce e reagisce da un luogo nascosto: l’inconscio.
Realtà vissuta o inconscio? Da dove nasce il nostro agire?
Molto di ciò che pensiamo di aver scelto è stato in realtà scritto altrove:
in una ferita d’infanzia che ancora sanguina,
in una lealtà invisibile verso un antenato dimenticato,
in un trauma che non è nostro, ma che abita il nostro corpo come una memoria ereditaria.
Non tutto parte da noi. Ma tutto può tornare a noi, per essere riconosciuto, onorato, trasformato.
Il ruolo dell’inconscio: un maestro silenzioso
L’inconscio non è nostro nemico.
È una guida silenziosa, un alleato che ci conduce a ciò che non abbiamo ancora visto.
Ci parla attraverso simboli, coincidenze, sensazioni profonde. E quando non lo ascoltiamo, alza il volume: ci blocca, ci ripete le esperienze, ci fa inciampare sempre nello stesso punto.
Ogni movimento psichico ha una direzione sacra: la liberazione.
Il fine dei movimenti: guarigione, integrazione, verità
Non siamo qui per ripetere le storie del passato, ma per trasformarle.
Ogni movimento interiore, anche il più doloroso, ha un messaggio.
Ci invita a guardare ciò che non è stato guardato, ad abbracciare ciò che è stato escluso, a rivelare ciò che è stato nascosto.
È così che i nodi si sciolgono.
È così che l’inconscio diventa alleato.
È così che l’anima trova la sua verità.
Tra ciò che vediamo e ciò che non vediamo
Il vero cammino spirituale è un atto d’amore verso ciò che non si vede.
Un ascolto profondo di quella parte di noi che conosce la strada, anche quando noi ci sentiamo persi.
Solo lì, nel cuore dell’invisibile, possiamo incontrare davvero noi stessi.
Daniela Gianni