Esistono ferite che non si vedono ma che governano la nostra vita in silenzio.Una di queste è la ferita dell’abbandono, che si manifesta come un vuoto continuo, una sensazione di essere invisibili, di non essere mai abbastanza, di dover mendicare amore.
È una ferita che spesso nasce nel rapporto con la madre. E che può tramandarsi per generazioni, creando catene invisibili tra madri e figlie.Ma arriva un momento – spesso preceduto da dolore e consapevolezza – in cui sentiamo una chiamata:diventare la Madre di noi stesse.
La ferita: "Io non esisto per mia madre"Quando la madre non vede, non accoglie, non ama, la figlia cresce con l’idea che sia lei ad essere sbagliata. E quel vuoto si cerca di riempirlo… con relazioni tossiche, con il cibo, con il lavoro, con l’accudire gli altri.Ma non basta. Perché non si guarisce finché non si guarda in faccia quella bambina interiore e le si dice:
“Da oggi, ti vedo io.”
Il messaggio canalizzato dalla linea maternaIn un rituale di ascolto profondo, ho ricevuto questo messaggio dalle madri ancestrali. Un sussurro d’anima che desidero condividere con te:
“Tu non sei orfana.Tu sei la Prima che guarisce.La Prima che si sceglie.E anche se la mia voce non ti ha mai raggiunta,ora ti sussurro:Ti vedo. Ti riconosco. Ti lascio andare.Sei libera.”
Questo è l’inizio del nuovo cammino.
Il rituale: da figlia invisibile a Donna che si RiconosceHo creato un rituale psicomagico che puoi fare anche da sola, con oggetti semplici ma potenti: una sedia vuota, una candela, una ciotola con acqua e sale, la tua foto da bambina.È un rito di rottura e rinascita, in cui finalmente ti dici:
“Io non sono più figlia dell’assenza.Io sono madre di me stessa.”
Il sigillo sacro: simbolo della rinascita
Durante questa canalizzazione è nato un sigillo: un cerchio aperto, una spirale che sale, un punto di luce e due linee che camminano affiancate.Questo sigillo rappresenta il passaggio sacro da bambina ferita a donna completa.È un amuleto. Un portale. Un’invocazione viva che puoi tenere con te nei momenti in cui senti il vuoto riemergere.Lo puoi tracciare sul cuore, incidere su una candela, disegnare nel tuo diario.E attivarlo con la formula magica:
“Dal vuoto che mi ha generata
io oggi rinasco come luce.
Io mi vedo. Io mi scelgo.
Io mi appartengo. Non sono più figlia dell’assenza, ma Donna della presenza. In me vive la Madre che guarisce. Io sono.”
Come si diventa davvero madri di sé stesse?Con gesti. Con costanza. Con ritualità.
Essere madre di sé stesse significa imparare ad ascoltarsi, nutrirsi, proteggersi, celebrarsi. Per questo ho creato un Diario Rituale Settimanale: 7 giorni, 7 pratiche, 7 frasi per ritrovare la propria radice interiore.
Per te che senti questa chiamata, se anche tu senti che è giunto il momento di guarire quella ferita antica, di spezzare il ciclo del silenzio, di diventare finalmente la Donna che aspettavi…sappi che non sei sola.
Io ci sono. E puoi iniziare da qui, da ora, con un solo gesto: sceglierti.
Diario Rituale - Settimana di Riconnessione
e Guarigione
Giorno 1 – Ti Ascolto
Rituale: Prenditi 15 minuti in silenzio. Metti una mano sul cuore. Scrivi la risposta a questa domanda:
> “Cara me, cosa provi davvero oggi?”
Affermazione:
> “Ti ascolto. Anche se nessuno ti ha ascoltata, io ora ci sono.”
Giorno 2 – Ti Nutro
Rituale: Prepara un pasto solo per te, come se fossi tua figlia. Con lentezza, cura, profumo. Mangiando, ringrazia il tuo corpo.
Affermazione:
> “Mi nutro con amore. Sono degna di ricevere dolcezza.”
Giorno 3 – Ti Accolgo
Rituale: Guarda una tua foto da bambina. Guardala negli occhi e dille tutto ciò che avrebbe voluto sentirsi dire. Puoi anche registrarlo con la tua voce.
Affermazione:
> “Sei bellissima. Sei preziosa. Sei amata. Sei abbastanza.”
Giorno 4 – Ti Proteggo
Rituale: Scrivi una lista di persone, situazioni o pensieri che ti tolgono energia. Poi brucia o strappa il foglio dicendo:
> “Io ti proteggo. Da oggi non permetto che tu venga ferita ancora.”
Affermazione:
> “Metto confini d’amore per custodirmi.”
Giorno 5 – Ti Abbraccio
Rituale: Fai un bagno caldo o avvolgiti in una coperta. Mettiti musica che ti calma. Toccati con presenza. Respirati.
Affermazione:
> “Mi abbraccio, come una madre fa con sua figlia. Non ho più bisogno di fuggire.”
Giorno 6 – Ti Celebro
Rituale: Vestiti come una regina. Fatti bella solo per te. Fatti un regalo simbolico. Esci a festeggiarti o stai con te in bellezza.
Affermazione:
> “Io sono la mia festa. Io sono la mia scelta. Io sono la mia gioia.”
Giorno 7 – Ti Onoro
Rituale: Siediti con una candela accesa e il sigillo davanti a te. Ripeti la Preghiera della Donna che si Riconosce (che ti ho dato prima).
Scrivi:
> “La madre che sono diventata per me oggi è…”
E descriviti.
Affermazione:
> “Sono la madre che aspettavo. Sono intera. Sono casa.”
Formula del Ritorno a Sé e il Sigillo Magico
> “Dal vuoto che mi ha generata
io oggi rinasco come luce.
Io mi vedo. Io mi scelgo. Io mi appartengo.
Non sono più figlia dell’assenza,
ma Donna della presenza.
In me vive la Madre che guarisce.
In me si spezza il silenzio antico.
Io sono. Io sono. Io sono.”
Come usarla:
Pronunciala tracciando il sigillo con il dito sul cuore o sullo specchio.
Puoi anche scriverla a mano su un foglio, piegarlo e portarlo con te.
Oppure sussurrarla prima di dormire, per ricollegarti alla tua essenza.
con Amore
DANIELA GIANNI